Tra la Partenza e il Traguardo in mezzo c'è tutto il Resto

Sicuramente partire per un viaggio può essere entusiasmante, anche se in questo difficile periodo purtroppo paure, timori che ci portiamo dietro, bene o male quasi tutti, possono farci vivere le cose in modo un po' diverso. 
La gioia della partenza per un viaggio, anche se breve, l'eccitazione dell'attesa di un evento che magari  desideriamo, specialmente se è da tanto tempo che non accade, sono vissuti comuni. 

Si può ritornare da un viaggio arricchiti di emozioni provate, di luoghi visitati che ci sono piaciuti, di persone conosciute, di sprazzi di vita vissuta con un ritmo diverso da quello a cui siamo abituati.
La partenza in senso metaforico significa fare un percorso, qualunque esso sia, appunto di conoscenza, di scoperta che ci porta a volte non si sa dove ma che ci può cambiare, anche nel profondo. 
Come scrive Niccolò Fabi nella sua intensa canzone Costruire, la sorpresa, l'attesa di un qualcosa ci fanno gioire:
Immagina una gioia
Molto probabilmente
Penseresti a una partenza
A un regalo da scartare
Al giorno prima della festa
Alla paura del debutto

Al tremore dell'esordio
Quando tutto ti sorprende e
Nulla ti appartiene ancora


Partire è però anche un po' morire, dal momento che quando si parte si lascia qualcosa di nostro a casa, una parte di noi stessi. 
Se siamo magari molto lontani o stiamo via per un lungo periodo, infatti, potremmo provare la nostalgia di casa, delle nostre abitudini, dei nostri ritmi, che, anche se concitati e stressanti, ci potrebbero mancare. 
Quante preoccupazioni del quotidiano, del nostro lavoro ci portiamo con noi quando andiamo via?
Davvero riusciamo a staccare la spina? Riusciamo a concederci di farlo anche solo per qualche giorno all'anno?
Io credo che possa essere importante  provare a riflettere su questi aspetti ogni volta che partiamo.
 Il traguardo, invece può essere la meta agognata, come magari scalare una vetta, arrivare alla fine di un sentiero, o semplicemente tornare da un viaggio. 
Spesso infatti ci si ricorda di più dell'arrivo che di tutto quello che ci sta in mezzo.  
Per riprendere ancora le parole della canzone Costruire:
Ma il finale è di certo più teatrale
Così di ogni storia ricordi solo
La sua conclusione
Così come l'ultimo bicchiere l'ultima visione
Un tramonto solitario l'inchino e poi il sipario

Ma nel mezzo, tra la Partenza e il Traguardo, come dice la canzone,  c'è tutto il resto. 
E tutto il resto è Costruire. Giorno dopo giorno
Nel senso di provare a vivere giorno dopo giorno, costruendo la nostra vita, che non è fatta appunto solo di partenze e traguardi ma di fatica nel costruire. 
Fatica nel riuscire a stare nel mentre, nel vivere il qui ed ora. 
Non solo quindi nell'attesa del domani, dell'eccitazione della prima volta, di un traguardo da raggiungere. 
Anche se noi esseri umani tendiamo sempre a vivere spostati verso il domani, verso quello che verrà. 
Così però siamo spesso in perenne attesa di qualcosa che non sta accadendo adesso e la vita così ci sfugge.
 Non vediamo sempre l'ora che arrivi la prossima cosa bella che ci aspetta, oppure temiamo quell'evento che avverrà perchè magari ci preoccupa e così viviamo l'oggi non solo in attesa perenne di qualcosa che non c'è nel mentre, ma anche di una paura, di un qualcosa che non sta avvenendo adesso e questo ci provoca ansia. 
Anticipiamo in entrambi i casi un evento che non stiamo vivendo nel presente. 
Concediamoci allora anche la possibilità di vivere tutto il Resto!
Diamoci la possibilità, ogni tanto, di fermare questo flusso continuo in cui siamo perennemente immersi che non ci permette di essere e di vivere centrati. 



Commenti

  1. Penso... vivere qui ed ora. Prendersi un momento per riempirsi gli occhi di quello che sta attorno, di quello che stiamo vivendo, assaporarne le emozioni. Prendersi un momento per viverlo da soli nel proprio intimo - ed uno per condividerlo con un'altra persona. Riuscire a vagare, senza essere sempre diretti da qualche parte, verso un arrivo.

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