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Cosa riusciamo a mettere via e cosa no

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 Ho sempre amato la canzone un po' malinconica "Ho messo via" di Luciano Ligabue, il cui video evocativo è girato in una soffitta che all'inizio è vuota e poi man mano si riempie di oggetti.  La soffitta rappresenta il luogo dove appunto si mettono via le cose che non ci servono più ma che però non vogliamo o non riusciamo a buttare.   Il Liga canta che riesce a mettere via tante cose: molte foto, il rumore, cartoni di  illusioni ma che però poi restano lì, i consigli perchè è bravo a sbagliare anche da solo, le tante legnate che ha preso ma che però gli hanno lasciato i lividi.  Tutte cose che mette via per fare posto ad altro. Non riesce però a mettere via una persona che ha fatto parte della sua vita. E non si spiega il perchè questo accada.  La soffitta  del video è appunto la metafora della nostra vita in cui lasciamo andare le cose che ci appartenevano, che fanno parte della nostra storia passata ma di cui vogliamo o vorremmo disfarci ma che però teniamo lì per

L'importanza di poter essere se stessi

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  Il film Zio Frank Zio Frank è una pellicola americana del 2020 ambientata negli anni '70 che a me è piaciuta molto, anche se, da cinefila, avrei preferito vederla al cinema.  E' una storia sull'autodeterminazione, sul superamento dei pregiudizi di genere e sessuali, sulla libertà di poter fare le proprie scelte, sull'iniziazione sentimentale della protagonista, sul bisogno di accettazione che abbiamo tutti quanti.  E' molto delicato, mai scontato e banale nell'affrontare temi delicati come quello dell'omosessualità di Frank che è duramente osteggiata dal padre e taciuta alla gran parte della famiglia.  Il regista    riesce a  giostrarsi bene, senza scivolare negli stereotipi, fra registri diversi, che vanno dal dramma familiare, alla commedia, al road movie con una delicatezza e a tratti una leggerezza, ma al tempo stesso anche una profondità ed una sensibilità non comuni.  Forse dovuti anche al fatto che tali temi risuonano molto al regista che mette in s

L'importanza di non arrendersi

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In this proud land we grew up strong We were wanted all along I was taught to fight, taught to win I never thought I could fail No fight left or so it seems I am a man whose dreams have all deserted I've changed my face, I've changed my name But no one wants you when you lose Don't give up 'cause you have friends Don't give up You're not beaten yet Don't give up I know you can make it good Though I saw it all around Never thought I could be affected Thought that we'd be the last to go It is so strange the way things turn Drove the night toward my home The place that I was born, on the lakeside As daylight broke, I saw the earth The trees had burned down to the ground   Don't give up You still have us Don't give up We don't need much of anything   Ricordo il video di questa bellissima canzone in cui Peter Gabriel duetta con Kate Bush: abbracciati per tutta la durata del brano, come se fossero una cosa sola.  E' stato un brano che ha raggiu

Niente è per sempre!

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  L'altra sera guardando Sanremo ho risentito la bellissima canzone degli Afterhours Non è per sempre reinterpretata dallo Stato Sociale, accompagnati da alcuni rappresentanti degli operatori dello spettacolo così duramente colpiti dalle recenti restrizioni, e mi sono emozionata. Che belle sensazioni ci fa provare infatti la musica! Credo che per il periodo così particolare che stiamo tutti vivendo sia particolarmente azzeccata perchè ci invita a pensare che neanche la pandemia appunto sarà per sempre e quindi ci consente di volgere lo sguardo ad un orizzonte più ampio.  Se si presta attenzione al testo ci si accorge che è un invito molto forte, ed anche un po' provocatorio, a non vittimizzarsi (indicativa l'espressione a questo proposito: " il tuo diploma in fallimento è una laurea per reagire"  ),  a relativizzare le cose, a cercare di guardare la nostra vita con occhi diversi .  Manuel  Agnelli canta infatti con molta intensità " Non c'è niente che si